Gli ottimi risultati riportati nella campagna del cavolfiore dalle aziende aderenti al progetto di agricoltura di precisione avviato dalla OP AOA hanno destato grande interesse durante la recente edizione del Fruit Attraction. A breve, infatti, i responsabili di una importante catena distributiva operante in Spagna e Portogallo, si recheranno in visita presso i campi produttivi interessati per verificare da vicino i progressi fatti.
Sono i primi risultati del progetto “AOA SAVE – L’agricoltura che Innova”, avviato dalla Organizzazione di Produttori AOA per aiutare i propri associati a prendere le decisioni giuste, coniugando un maggiore rispetto ambientale con una diminuzione dei costi di lavoro e produzione.
Un progetto sperimentale, in collaborazione con lo Studio Di Cataldo, per l’integrazione di tecniche di agricoltura 4.0 nelle coltivazioni al fine di ridurre la pressione antropica sull’ambiente circostante.
Attraverso l’ausilio di droni, rilevazioni satellitari, sensori di umidità e temperatura si è riusciti a ridurre i tempi di lavoro, l’utilizzo di risorse idriche. Avere informazioni sullo stato delle colture in maniera rapida e puntuale, inoltre, ha consentito, una ulteriore diminuzione dei trattamenti con notevole beneficio per l’ecosistema.
Nella coltivazione del cavolfiore tutte le operazioni meccaniche sono svolte con trattrici munite di rilevatore satellitare. Tali apparecchi GPS consentono la conduzione dei mezzi lungo traiettorie predefinite evitando sovrapposizione tra una passata e l’altra e diminuendo i tempi di lavoro, i consumi di gasolio e mezzi tecnici nelle operazioni di preparazione del terreno, concimazione, trapianto e difesa fitosanitaria. Il calcolo degli indici vegetativi che descrivono la variabilità presente in campo, consentono a definire la più appropriata e sostenibile tecnica agronomica.
Il progetto nel suo complesso mira a salvaguardare il reddito degli agricoltori attraverso l’adozione di tecniche a basso impatto ambientale e a offrire al consumatore un prodotto che esalta le caratteristiche naturali del territorio.
“L’Organizzazione di Produttori A.O.A – ha dichiarato Gennaro Velardo, direttore della OP AOA – è consapevole del fatto che il cambiamento climatico influisce negativamente sul ciclo vegetativo e produttivo delle piante. In questo quadro in continua evoluzione – ha proseguito – intendiamo assistere l’imprenditore agricolo aiutandolo a prendere decisioni strategiche e operative che perseguano la sostenibilità economica, ambientale e sociale della propria azienda”.